Progetto
a cura di:
Katia
Ferri, Biblioteca di documentazione giuridico-legislativa del
Consiglio regionale della Toscana
Enos
Mantoani, Biblioteca Innocenti Library
Elena
Michelagnoli, Biblioteca della Giunta regionale della Toscana
Luigi
Milite, Settore Biblioteche, archivi e istituzioni culturali di
Regione Toscana
Gennaio
2012
Sintesi
del progetto
Il
progetto si pone come obiettivo la conoscenza di quanto realizzato
finora dalle reti documentarie toscane riguardo la digitalizzazione.
Lo
strumento scelto per raggiungere questo obiettivo è la realizzazione
di un censimento da sottoporre a tutte le reti documentarie del
territorio.
La
rilevazione sarà condotta da Regione Toscana e coinvolgerà le reti
documentarie.
Indicatori
del progetto saranno il numero di risposte ottenute in rapporto al
numero di richieste inviate e il numero totale delle esperienze
mappate.
Il
censimento avrà inizio il 1 febbraio 2012: le reti avranno 30 giorni
per rispondere ad un questionario (vedi oltre).
I
dati raccolti saranno inseriti in una banca dati regionale e una
selezione sarà poi riversata nel repository Danthe.
I
dati raccolti saranno elaborati, analizzati e presentati sia a
Regione Toscana che alle reti documentariee
serviranno come base per il futuro catalogo digitale toscano.
- Analisi strategica
La
raccolta
delle
esperienze
di
digitalizzazione
sul
territorio
regionale
può
rappresentare
un'attività
che
a
tutti
gli
effetti
si inscrive tra
le
funzioni
di
regia
e
di
coordinamento
di
Regione
Toscana.
Tale
attività
deve
tuttavia
tenere
conto
dei
progetti
già
in
atto
sia
a
livello
nazionale
che, soprattutto,
a
livello
locale
(Danthe)
e
uniformarsi
quanto
più
possibile
agli
standard
da
questi
adottati
al
fine
di
rendere
compatibili
le
attività
e
di
razionalizzare
gli
interventi.
Il
censimento
costituisce
anche
un
mezzo
per
accrescere
la
consapevolezza
delle
biblioteche
quali
luoghi
deputati
alla
raccolta
e
all'offerta
di
materiali
digitali
alla
propria
utenza
in
forma
gratuita.
Tale
aspetto,
la
gratuità
del
servizio,
viene
spesso
dato
per
scontato
quando
invece,
in
un
momento
di
crisi
economica,
tale
peculiarità
propria
delle
biblioteche
dovrebbe
essere
resa
più
esplicita
e
dovrebbe
costituire
un
forte
motivo
per
promuovere
il
ruolo
delle
stesse.
La
digitalizzazione
di
contenuti
potrebbe
inoltre
stimolare
un
mercato
editoriale
non
molto
dinamico
e
creare
una
sorta
di
pacifica
e
propositiva
concorrenza
nell’offerta
di
documenti
in
forma
digitale.
La
società
toscana
pare
pronta
ad
accogliere
esperienze
digitali,
come
già
hanno
dimostrato
le
esperienze
di
Prato
e
della
rete
COBIRE.
Si
tratterà
magari
di
coinvolgere
quelle
fasce
della
popolazione
finora
meno
attratte
dai
servizi
digitali
delle
biblioteca,
quindi
i
più
giovani,
i
quali
si
rivolgono
a
canali
di
comunicazione
più
informali
e
che
non
sempre
conoscono
l'offerta
informativa
della
biblioteca.
Dato
anche
il
progressivo
invecchiamento
della
popolazione,
ci
sembra
importante
che
tali
esperienze
siano
condivise
anche
da
un'utenza
adulta
e
da
tutti
coloro
che
per
studio
o
svago
possono
fruire
di
tali
servizi.
La
raccolta
delle
attività
e
dei
progetti
di
digitalizzazione
si
affianca
a
un
rinnovato
interesse
di
Regione
Toscana
volto
a
comprendere
lo
stato
di
salute
del
proprio
territorio
– vedi
le
esperienze
in
Sanità
o
nel
campo
della
pubblica
istruzione.
Avere
il
polso
di
quanto
si
muove
in
Toscana
può
comportare
ricadute
positive
sul
piano
sociale,
qualora
questi
interventi
siano
tesi
a
raccogliere
dati,
a
promuovere
attività
e
a
produrre
nuova
conoscenza.
Il
panorama
tecnologico
attuale
ci
consente
altresì
di
pensare
a
una
raccolta
dei
dati
organizzata
in
banca
dati
presso i server di Regione Toscana,
interrogabile secondo
vari
criteri
e
aggiornabile
con
periodicità
regolare.
Infine,
preme
segnalare
come
tale
censimento
si
discosti
in
parte
dal
progetto
Danthe
in
quanto
il progetto si concentra esclusivamente sulle biblioteche e sugli
archivi delle reti documentarie toscane quali centri di raccolta
delle informazioni. Tuttavia, in seguito all’interno
del repository di Danthe sarà riversata una selezione ragionata
delle collezioni più significative del patrimonio digitale recensito
nell’ambito di questo progetto. Tali selezione e riversamento
saranno effettuati verosimilmente con l’ausilio di un catalogatore
esperto che da anni si dedica all’inserimento delle schede relative
al patrimonio culturale toscano all’interno del progetto Michael.
2.
Valutazione dei punti di forza, debolezza, opportunità e minacce
I
punti
di
forza
del
progetto
risiedono
nella
possibilità
di
utilizzare
una
rete
di
biblioteche
e archivi ben
organizzata
e
strutturata,
in
grado
di
fornire
tutte
le
indicazioni
utili e in tempo rapido
al
fine
del
completamento
del
censimento.
Sarà
pertanto
necessario
stringere
ancor
più
i
contatti
tra
le
reti
e
Regione
Toscana
e
favorire
la
reciproca
collaborazione
e
lo
scambio
di
informazioni.
Si
tratterà
quindi
di
sfruttare
la
sinergia
tra
biblioteche, archivi
e
Regione
per
alimentare
il
progetto
e
perché
questo
non
soffra
della
concorrenza
di
altri
attori.
Occorrerà
stimolare
la
collaborazione
anche
per
evitare
che
realtà
singole
possano
non
partecipare
al
progetto
oppure
dare
vita
a
progetti
analoghi.
Ciò,
ovviamente,
non
sarebbe
economicamente
né
concettualmente
utile
per
nessun
attore,
ricordandoci
che
la
messa
in
comune
di
energie
può
costituire
una
valida
azione
di
advocacy
delle
attività
delle
biblioteche.
Realizzare
un
censimento
delle
risorse
digitali
presenti
in
Toscana
rappresenta
non
solo
un
valore
aggiunto
per
le
biblioteche e gli archivi
ma
un'opportunità
in
più
per
gli
utenti:
come
si
diceva,
non
solo
si
produce
conoscenza,
ma
si
stimola
la
produzione
della
conoscenza
stessa.
Una
delle molteplici frontiere che si possono aprire in un progetto come
questo risiede nella possibilità di creare un unico punto di accesso
alle risorse digitali che permettano all’utenza, previa
registrazione (e quindi facilità di monitoraggio da parte dei
servizi), la consultazione del materiale anche da remoto; nonché la
possibilità da parte degli utenti stessi di entrare in una rete
sociale, ad esempio commentando i contenuti, recensendoli,
aggiungendone di altri (si pensi a fotografie, video, ma non solo).
Inoltre
il
progetto
di
censimento
soddisfa
un'esigenza
di
razionalizzazione
degli
interventi
e
costituisce
una
strumento
per
ottenere
un
quadro
chiaro
e
dettagliato
delle
esperienze
di
digitalizzazione.
Sostenibile
dal
punto
di
vista
economico,
il
progetto
ha
trovato
il
supporto
del
Settore
Biblioteche,
archivi
e
istituzioni
culturali
di
Regione
Toscana.
3.
Descrizione dell’attività
La
realizzazione
del
censimento
si
basa
sull'invio,
ad
ogni
rete documentaria,
di
un
questionario* in cui
è
richiesto
di
descrivere
e
dettagliare
i
progetti
di
digitalizzazione
già
realizzati,
quelli
già
avviati
e
quelli
che
si
intendono
realizzare.
L'obiettivo
non è tanto quello di rendere note le raccolte di maggior valore
oppure di selezionare le collezioni di più elevata qualità dal
punto di vista della digitalizzazione
quanto di ottenere
un
quadro
quanto
più
esaustivo
possibile
dello
stato
dell'arte
delle
attività
di
digitalizzazione
in
Toscana.
Il
questionario sarà compilabile in linea in modo efficiente e veloce
mentre i dati, in forma di spreadsheet, saranno alla fine convertiti
in formato excel.
Una
volta terminata questa fase principale del progetto, con la
compilazione massiva delle schede da parte degli istituti
documentari, si prevede il riversamento dei dati anche su database
DB2 e la creazione di un’interfaccia applicativa basata su Java per
essere accessibile in linea, nel rispetto degli standard tecnologici
adottati in Regione Toscana. Verosimilmente sarà anche creata
un’interfaccia di backend per tutti gli aggiornamenti successivi e
i futuri inserimenti di nuove collezioni in sostituzione
dell’applicazione su Google Apps.
Si
può prevedere, orientativamente, una durata di 4-6 mesi per questa
attività di integrazione nei db server regionali e di sviluppo
dell'interfaccia web.
Successivamente
sarà valutata l’ipotesi di integrare le schede risultanti dal
censimento in un indice unico delle risorse bibliografiche e non
delle biblioteche.
Gli
indicatori
del
progetto
saranno
forniti
dal
numero
di
risposte
ottenute
in
rapporto
al
numero
di
richieste
inviate e il
numero totale delle esperienze mappate.
Il
censimento
avrà
inizio
il
1
febbraio
2012;
le
reti documentarie
avranno
30
giorni
per
rispondere
al
questionario.
Per
la
fine
del
mese
di
giugno
si
conta
di
inserire
tutti
i
progetti
in
banca
dati e per la fine del mese di
settembre di aver riversato prima su Michael e poi, tramite
harvesting OAI-PMH su Danthe, la maggior parte delle schede
raccolte, oltre ad aver creato ed evidenziato sul front-end di
Danthe un punto di accesso diretto alle collezioni derivanti dalle
reti documentarie.
Al
progetto
lavoreranno
bibliotecari
e
tecnici.
Al
termine
del
progetto
(settembre
2012)
questo
sarà
presentato
a
Regione
Toscana
e
alle
reti
documentarie
al
fine
di
valutare
la
fattibilità
di
un
ulteriore
progetto
teso
a
creare
una
biblioteca
digitale
toscana.
Questo
progetto
dovrà
essere
sostenuto
sia
dalla
Regione
che
dalle
reti,
le
quali
saranno
coinvolte
in
maniera
significativa
alla
realizzazione
di
un
catalogo
digitale
toscano.
Infine,
per
quanto
riguarda
il
piano
finanziario
dovremmo
poter
contare
nel
2012
sull'acquisizione
di
un
servizio
di
organizzazione,
consultazione
e
preservazione
delle
risorse
digitali.
*Il
questionario si basa sugli standard adottati dal progetto Michael
Europa per la compilazione delle proprie schede, con qualche aggiunta
o variazione in ogni sezione, onde adeguarsi quanto più possibile al
contesto essenzialmente bibliotecario e all’introduzione di
tecnologie più recenti. Le sezioni di compilazione saranno quattro,
nell’ordine:
1.
Istituto
2.
Collezione digitale
3.
Servizi di accesso
4.
Progetto
Si
rimanda a un prototipo dettagliato del questionario, creato tramite
Google Apps, il quale appare come unica scheda o form al seguente
link:
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?hl=it&formkey=dEtuTHpPaUJwRmh5eFVHLVc2TVVXQ2c6MQ#gid=0
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